Due film di recente uscita, due film su due grandi uomini scienza dotati di un intelletto fuori dal comune, due icone inglesi, due persone che hanno dovuto sopportare una vita di isolamento e di difficoltà nell'integrarsi con le altre persone a causa della sessualità per uno e di patologie fisiche per l'altro.
Stiamo parlando di The Imitation Game, il film sulla vita di Alan Turing, il matematico britannico che decifrò il codice segreto Enigma dei nazisti e che permise agli alleati di vincere la Seconda Guerra Mondiale grazie alla creazione di un calcolatore elettronico programmabile e ri-programmabile, un antenato degli odierni computer, il film analizza la sua lotta contro il diabolico codice, la sua difficile relazione con i colleghi a causa dei suoi modi eccentrici, la sua infanzia tormentata, ma soprattutto la sua omosessualità che gli costò l'isolamento da parte della società britannica dell'epoca.â¨Un maestoso Benedict Cumbertach in una prova recitativa straordinaria. Da vedere.
Il secondo film, La Teoria del Tutto, ripercorre la drammatica vita del fisico e cosmologo Stephen Hawking, i suoi anni giovanili a Cambridge dove ipotizzò la teoria per coniugare la teoria quantistica e quella della relatività di Einstein, la sua vita famigliare e, soprattutto, la sua incessante lotta contro una patologia debilitante incurabile, una forma meno aggressiva di SLA, che lo costrinse dapprima su una sedia a rotelle e in seguito a doversi esprimere con un sintetizzatore vocale.
Un grande Redmayne ci delizia con una performance da Oscar, premio che in effetti vinse per la sua brillante recitazione, un film potente e davvero drammatico, carico di pathos.