Il chiostro del complesso monumentale dell’Abbazia di Chiaravalle

L’Abbazia di Chiaravalle, nonostante le non poche vicissitudini in cui la struttura è incorsa nel tempo, rimane uno degli esempi più fulgidi ed affascinati della tradizione monacense Photo by Alex Gorham on Unsplash

L’Abbazia di Chiaravalle è un complesso monumentale il cui inizio della costruzione è datato nell’anno 1134. Furono alcuni confratelli, al seguito dell’abate Bernardo di Clairvaux (1090-1153), a gettare le fondamenta di questo grandioso progetto quasi millenario. Bernardo di Clairvaux era in Italia per svolgere un’intensa attività diplomatica a favore del Papa Innocenzo II, contro l’antipapa Anacleto II.

L’Abbazia di Chiaravalle è tutt’ora sotto la cura dei monaci Cistercensi, ordine fondato da Roberto da Molesme nell’anno 1098 con l’obbiettivo di rinvigorire il nucleo originario della regola benedettina, sotto i cui auspici l’Abbazia di Chiaravalle nasce. Nel corso dei secoli l’Abbazia di Chiaravalle conosce un imponente sviluppo sotto il profilo monumentale, tuttavia non mancano vicissitudini che interferiranno marcatamente con la sua storia.

Il chiostro.

Quasi tutte le antiche abbazie e conventi hanno al loro interno un chiostro e quello dell’Abbazia di Chiaravalle, risalente al 300, è particolarmente suggestivo anche se parzialmente rimodulato nel tempo. I chiostri hanno forma quadrangolare e solitamente racchiudono al loro interno un giardino. Sopra alla porta di accesso del chiostro è possibile ammirare una rappresentazione della Madonna in trono col bambino. Questa raffigurazione è particolarmente onorata dai padri fondatori dell’Ordine cistercense, così come dai benedettini. A destra dell’affresco è presente una lapide recante due date fondamentali per la storia dell’Abbazia: l’11 febbraio 1135 come data ufficiale dell’Abbazia e il 1221 corrispondente all’anno di consacrazione della chiesa, benché l’origine della versione odierna del luogo di culto sia databile intorno al 1160.
Le arcate del chiostro hanno forma ogivale e poggiano su colonne binate racchiuse tra capitelli con motivi antropomorfi e zoomorfi. Altre colonne, tipiche delle abbazie cistercensi, sono invece annodate. Le colonne annodate hanno un alto valore simbolico e rappresentano la doppia natura, umana e divina, del Cristo. Sul lato opposto alle arcate con colonne annodate sta il trecentesco refettorio mentre la sala capitolare è posizionata ad est del chiostro. La sala capitolare è il luogo in cui si tengono le riunioni dell’organismo direttivo dell’Abbazia, in essa vengono prese le decisioni sulla conduzione del complesso microcosmo dell’Abbazia. La sala capitolare è affrescata con tre distinte vedute di Milano: il Duomo in una fase della sua costruzione, il frammento di un campanile di una chiesa ignota e il Castello Sforzesco con la torre del Filarete. La sala capitolare conserva alcune preziose opere d’arte tra cui spicca l’antica pala d’altare maggiore dell’abbazia, raffigurante l’Incoronazione della Vergine con i Ss. Benedetto e Bernardo. Dal Duomo di Milano proviene invece il pavimento con i suoi preziosi intarsi di marmo, mentre la cattedra abbaziale è della antica basilica paleocristiana di S. Ambrogio.

Poiché la regola benedettina, a cui i Monaci Cistercensi si attengono, mette sullo stesso piano la preghiera e il lavoro, ai luoghi ameni di raccoglimento l’abbazia affianca anche una prospera attività agricola sviluppatasi progressivamente nel corso degli anni.
Fin ai primordi L’Abbazia di Chiaravalle ha avuto nella produzione di formaggi una delle sue punte di eccellenza. Se anticamente la trasformazione del latte in formaggio era pressoché una necessità, vista la ricca produzione di latte, attualmente i formaggi dell’Abbazia, tra cui primeggia il Grana Padano, rappresentano una forte valore aggiunto nella produzione lattiero-casearia del territorio. Clicca qui per saperne di più.

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Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

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